“A Roma eravamo un po’ fiaccati dai risultati delle europee, ora invece… Iniziamo a crederci, Vigliacchi che non siete altro”, dal palco di Imola, dove gli aficionados del M5S, continuano ad applaudirlo, Beppe Grillo tra il serio ed il faceto non le manda a dire: ’’Il Movimento è come l’arca di Noè, un’arca di disadattati. La nostra forza è la depressione, la disperazione, l’utopia è la nostra forza, vogliamo liberarci di un mondo che per noi non ha più senso. Migliaia di cellule a se stanti che si spargono sul territorio, senza cellule madri, e si vanno a prendere il cibo, questo è il Movimento 5 Stelle e ci prenderemo il Paese in una maniera meravigliosa”. Poi, lesponente ligure affronta il tema del candidato leader: ’’Di Battista o Di Maio, ci sono decine di persone pronte, ogni tanto scopro una persona. È questa la sorpresa, sorprendersi di non conoscere una persona ma restare affascinata da quel che dice. Perché dobbiamo candidare le persone attraverso la Tv? La gente su questo deve maturare… Ieri ho sentito una deputata parlare di scuola racconta Grillo – ed è stato il più bel discorso sull’istruzione che abbia mai sentito”. In relazione al suo ruolo allinterno del movimento, ha poi spiegato che “Casaleggio è il guru, io sono l’elevato… Sto un po’ più su. Sta a voi ora: non servono un guru o l’elevato, tocca a voi”. Quindi la replica alle critiche che i giornali hanno riservato ai sindaci M5S: “Raccontano che non sanno governare fanno le pulci, raccontano cose non vere. E invece quando andiamo a governare il debito scende vertiginosamente…”. Sullipotetica squadra di governo e se cè lidea di ricorrere alle primarie in seno al movimento, Casaleggio fuga ogni dubbio: Decideranno gli iscritti (Di Maio? È uno dei candidabili), non faremo primarie ma consultazioni tra gli iscritti. Intanto, la consapevolezza di una dimensione sempre più popolare (Grillo ha affermato che il suo sogno è togliere il suo nome dal simbolo del Movimento), Casaleggio ha aggiunto che “Grillo vuole che il Movimento abbia un respiro indipendente dal suo nome. Infine, commentando il cavallo di battaglia M5S: il reddito di cittadinanza, dice, “i soldi ci sono già, questa è una domanda da fare al Pd perché ci sono 15 mld di sprechi da tagliare a da cui recuperare le risorse necessarie.
M.